Ho deciso di
dividere il racconto in tre parti, ciascuna per ogni regione, in modo da
facilitarne la lettura. Il viaggio è durato due settimane e 4564 km.
Steel Wheel e Little Wing |
A parte il
primo giorno di avvicinamento, e gli ultimo due di rientro le percorrenze
giornaliere non sono state troppo massacranti, diciamo tra i due e i trecento
km per giorno… anche perché in mezzo c’erano davvero tante cose da visitare.
Una bellissima
scoperta per noi amanti delle vacanze in tenda è stata quella dei campeggi
francesi. Praticamente in ogni città e in ogni paese ce n’è almeno uno, nelle
località turistiche addirittura pullulano come funghi. E i prezzi sono stracciatissimi:
dai 10 euro a notte complessivi dei camping municipali ai 20/22 al massimo
(prezzo totale per due persone, due moto e una tenda), e lo standard
qualitativo è molto buono.
Siccome ci
piaceva l’idea di essere autonomi il più possibile, oltre a tenda (anzi, due
tende, come spiegherò più avanti) e sacchi a pelo abbiamo portato con noi una
piccola cucina da campo, con fornelli, qualche pentola e l’immancabile
caffettiera, e un po’ di provviste: per lo più scatolame e risotti semi-pronti
in busta, e un paio di sgabelli per stare seduti.
Cucina da campo |
Il viaggio è
iniziato il 7 agosto, alle sei e mezzo di mattina. Super-tappone di avvicinamento
da Mantova a Bourges (922 km), con poche soste indispensabili, per la benzina e
per mangiare qualcosa al volo. Passaggio del confine al Moncenisio, sotto
la pioggia, poi il tempo migliorava, mentre attraversavamo la Provenza, la
regione del Rodano, la Borgogna, e poi finalmente la valle della Loira e Bourges,
dove siamo arrivati intorno alle sette di sera. Abbiamo trovato senza troppe
difficoltà un bel campeggio municipale, comodo e ben attrezzato, e così pure
nei giorni successivi. Non abbiamo
visitato a fondo la città di Bourges, benché lo meritasse, perché un po’
stretti coi tempi. Ma nei giorni seguenti ci siamo abbondantemente rifatti.
Tra i tanti
castelli della Loira ne abbiamo scelti due o tre che ci sembravano i più
interessanti. Il più affascinante di tutti è quello di Chenonceau (che in raltà
non sorge sulla Loira ma sulla Cher. Una costruzione particolarissima: tutto di
pietra bianchissima, sorge su un ponte a cavallo del fiume (è stato edificato
sulle rovine di un antico mulino). Fu donato dal re Enrico II alla sua
favorita Diana di Poitiers… che vi abitò fino al momento della morte del re,
quando la regina Caterina de’ Medici volle riprenderne possesso, cacciando l’odiata
rivale. Per visitare castello e giardini una buona mezza giornata ci vuole.
Parking Cafè
Navigazione fluviale |
Il castello
di Chambord, magnifica residenza di caccia del re Sole, invece l’abbiamo
visitato solo esternamente, e così quello di Chaumont.
Chambord |
Chaumont |
Altre mete
significative di questi giorni sono state Blois, Orleans e Chartres.
Blois.
Questa città
fu il luogo da cui nella Guerra dei Cent’anni partì la riscossa dell’armata
francese. Qui Jeanne d’Arc si mise alla testa dei soldati e si fece preparare
un’armatura benedetta e, portando il vessillo col fiordaliso, simbolo di
Francia, guidò l’esercito alla liberazione di Orlèans.
Sempre a Blois, nel ‘500, risiedette la corte dei sovrani di Valois, nel castello che fu teatro di oscuri intrighi e sanguinosi assassinii.
Orlèans… la
città della Pulzella… la cui statua equestre domina Place du Martori.
Degna di nota
anche la cattedrale di Sainte-Croix, in stile gotico del XVII-XIX secolo, ma le
cui origini risalgono addirittura al secolo IV, passando per saccheggi,
massacri, e continui ritorni alla luce.
Cattedrale di Orleans |
Splendide vetrate decorate
raccontano l’epopea di Jeanne, dai trionfi in battaglia alla morte sul rogo.
Un mulino a vento |
Chartres
Qui si trova
quella che forse è la più caratteristica, affascinante e oscura delle
cattedrali gotiche.
S’innalza
sulle rovine di un antichissimo tempio druidico. Le sue guglie asimmetriche
sono così maestose che le scorgiamo già da oltre dieci km di distanza… che
spettacolo emozionante doveva essere agli occhi dei pellegrini!
Da qualunque
lato la si guardi, la sua superficie è un trionfo di pinnacoli, ghirigori e
fantastiche chimere che si intrecciano a perdita d’occhio.
Chartres è
una splendida cittadina, con un centro elegante, nel quale è un piacere
passeggiare.
La lasciamo
un po’ a malincuore e abbandoniamo la regione della Loira per entrare in
Normandia, dove ci aspettano sorprese ancora più magnifiche. È la sera del
9 agosto.
le mappe del viaggio:
le mappe del viaggio:
Domenica 7 agosto 2011 – Castiglione Mantovano-Bourges – km 922 |
Lunedì 8 agosto 2011 – Bourges – Chenonceau – Chaumont - Blois – Muides sur Loire - km 207 |
Martedì 9 agosto 2011 – Orlèans – Chartres – Rouen – Roumare - km 303,6 |
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