giovedì 17 luglio 2014

In viaggio: Agosto 2011- Francia on the road – parte I° - Loira

 Nell’agosto 2011 abbiamo cambiato i nostri piani di viaggio almeno quattro volte prima di decidere la nostra destinazione definitiva. C’erano in ballo Capo Nord, la “solita” Romania e le isole britanniche… ma poi abbiamo optato per la Francia del Nord, e in particolare per le regioni della Loira, Normandia e Bretagna. Se l’anno prima avevo conosciuto la Francia delle grandi montagne stavolta le montagne le avremmo viste solo passando il confine in entrata e in uscita. Ma tra castelli, cattedrali, grandi scogliere a strapiombo sul mare e immense distese di brughiera selvaggia, e paesaggi magnifici ovunque non abbiamo avuto rimpianti.
Ho deciso di dividere il racconto in tre parti, ciascuna per ogni regione, in modo da facilitarne la lettura. Il viaggio è durato due settimane e 4564 km. 

Steel Wheel e Little Wing



A parte il primo giorno di avvicinamento, e gli ultimo due di rientro le percorrenze giornaliere non sono state troppo massacranti, diciamo tra i due e i trecento km per giorno… anche perché in mezzo c’erano davvero tante cose da visitare.
Una bellissima scoperta per noi amanti delle vacanze in tenda è stata quella dei campeggi francesi. Praticamente in ogni città e in ogni paese ce n’è almeno uno, nelle località turistiche addirittura pullulano come funghi. E i prezzi sono stracciatissimi: dai 10 euro a notte complessivi dei camping municipali ai 20/22 al massimo (prezzo totale per due persone, due moto e una tenda), e lo standard qualitativo è molto buono.
Siccome ci piaceva l’idea di essere autonomi il più possibile, oltre a tenda (anzi, due tende, come spiegherò più avanti) e sacchi a pelo abbiamo portato con noi una piccola cucina da campo, con fornelli, qualche pentola e l’immancabile caffettiera, e un po’ di provviste: per lo più scatolame e risotti semi-pronti in busta, e un paio di sgabelli per stare seduti.


Cucina da campo



Il viaggio è iniziato il 7 agosto, alle sei e mezzo di mattina. Super-tappone di avvicinamento da Mantova a Bourges (922 km), con poche soste indispensabili, per la benzina e per mangiare qualcosa al volo. Passaggio del confine al Moncenisio, sotto la pioggia, poi il tempo migliorava, mentre attraversavamo la Provenza, la regione del Rodano, la Borgogna, e poi finalmente la valle della Loira e Bourges, dove siamo arrivati intorno alle sette di sera. Abbiamo trovato senza troppe difficoltà un bel campeggio municipale, comodo e ben attrezzato, e così pure nei giorni successivi.  Non abbiamo visitato a fondo la città di Bourges, benché lo meritasse, perché un po’ stretti coi tempi. Ma nei giorni seguenti ci siamo abbondantemente rifatti.
Tra i tanti castelli della Loira ne abbiamo scelti due o tre che ci sembravano i più interessanti. Il più affascinante di tutti è quello di Chenonceau (che in raltà non sorge sulla Loira ma sulla Cher. Una costruzione particolarissima: tutto di pietra bianchissima, sorge su un ponte a cavallo del fiume (è stato edificato sulle rovine di un antico mulino). Fu donato dal re Enrico II alla sua favorita Diana di Poitiers… che vi abitò fino al momento della morte del re, quando la regina Caterina de’ Medici volle riprenderne possesso, cacciando l’odiata rivale. Per visitare castello e giardini una buona mezza giornata ci vuole.




Parking Cafè



Navigazione fluviale



Il castello di Chambord, magnifica residenza di caccia del re Sole, invece l’abbiamo visitato solo esternamente, e così quello di Chaumont.

Chambord

Chaumont


Altre mete significative di questi giorni sono state Blois, Orleans e Chartres.

Blois. 
Questa città fu il luogo da cui nella Guerra dei Cent’anni partì la riscossa dell’armata francese. Qui Jeanne d’Arc si mise alla testa dei soldati e si fece preparare un’armatura benedetta e, portando il vessillo col fiordaliso, simbolo di Francia, guidò l’esercito alla liberazione di Orlèans. 






Sempre a Blois, nel ‘500, risiedette la corte dei sovrani di Valois, nel castello che fu teatro di oscuri intrighi e sanguinosi assassinii. 

Orlèans… la città della Pulzella… la cui statua equestre domina Place du Martori.




Degna di nota anche la cattedrale di Sainte-Croix, in stile gotico del XVII-XIX secolo, ma le cui origini risalgono addirittura al secolo IV, passando per saccheggi, massacri, e continui ritorni alla luce. 
Cattedrale di Orleans

Splendide vetrate decorate raccontano l’epopea di Jeanne, dai trionfi in battaglia alla morte sul rogo.




Un mulino a vento


Chartres

Qui si trova quella che forse è la più caratteristica, affascinante e oscura delle cattedrali gotiche. 





S’innalza sulle rovine di un antichissimo tempio druidico. Le sue guglie asimmetriche sono così maestose che le scorgiamo già da oltre dieci km di distanza… che spettacolo emozionante doveva essere agli occhi dei pellegrini! 
Da qualunque lato la si guardi, la sua superficie è un trionfo di pinnacoli, ghirigori e fantastiche chimere che si intrecciano a perdita d’occhio. 



Chartres è una splendida cittadina, con un centro elegante, nel quale è un piacere passeggiare. 





La lasciamo un po’ a malincuore e abbandoniamo la regione della Loira per entrare in Normandia, dove ci aspettano sorprese ancora più magnifiche. È la sera del 9 agosto.


le mappe del viaggio:

Domenica 7 agosto 2011 – Castiglione Mantovano-Bourges – km 922

Lunedì 8 agosto 2011 – Bourges – Chenonceau – Chaumont - Blois – Muides sur Loire - km 207

Martedì 9 agosto 2011 – Orlèans – Chartres – Rouen – Roumare - km 303,6


Nessun commento:

Posta un commento