martedì 16 settembre 2014

Motoraduno dell'Orso e gara di enduro

Motoraduno tra i miei preferiti, il Motorso è organizzato dall'omonimo motoclub di Caprino Veronese e si tiene sui monti della Lessinia, in una località denominata Ferrara di Monte Baldo. E' un raduno selvaggio, con campeggio libero, tanta birra e musica la sera, che piace molto a chi ha lo spirito biker.
Lo scorso fine settimana quindi io e la mia Indian Summer ci stavamo preparando per l'evento.



Mio marito era impegnato alla segreteria di una gara di enduro, perciò sono andata sola soletta, per  splendida strada a tornanti del monte Baldo.

Strada del monte Baldo

Tanto ai raduni non si soffre mai di solitudine! I miei amici Alberto e Silvio erano lì già da venerdì sera, e mi avevano tenuto il posto per la tenda.

Silvio e Alberto


Antonello e Barbara invece erano arrivati poco prima di me, in mattinata

Barbara e Antonello

Lo striscione del raduno

Orsetto Suzuki

Mascotte del Motorso

In attesa che arrivasse il resto della tribù abbiamo cominciato ad attrezzarci per la sera... un po' di legna per fare un bel falò che riscaldi la serata.


La compagnia finale era molto numerosa, e comprendeva gente da varie parti del Veneto (oltre a me, che come si sa ormai sono lombarda).

Alberto e Andrea "Kotoletta"

Clemente, Alberto, Barbara, Andrea
Il parcheggio di un motoraduno è sempre bello da vedere quando è molto popolato

Il parcheggio del raduno
Fuoco acceso per la serata... lo staff del raduno ci raccomanda: fare molta molta attenzione e non lasciare mai il falò incustodito.

Foto di Barbara


Alcuni hanno portato un po' di cose da mangiare: salumi, formaggi, dolci... e da bere (menzione speciale per i vinelli di Alberto, come sempre).

Foto di Barbara


Andrea, Clemente, Silvio

Falò notturno
 Qalcuno di noi resta sempre, a turno a vigilare il fuoco... gli altri vanno a cena. alcuni optano per la tradizione: primo, secondo dolce al self service. 
Io e altri invece abbiamo preferito il banco dei panini/arrosticini.


Più tardi la serata prende vita sul serio: ci sono le band che suonano e tutti vogliono ballare.



Più tardi ancora, per gli appassionati del genere non manca un piccolo sexy show... di cui non ho le immagini.

E la mattina tutti al banco colazione: caffè, brioche, succo d'arancia e uova strapazzate offerte dal Motoclub dell'Orso a tutti i radunisti.


Dopo colazione ci prepariamo per il rientro. Ho fatto un pezzo di strada con Antonello e Barbara, e poi sono andata a Goito, dove la gara di enduro era entrata nel vivo. Quest'anno c'erano era popolatissima anche la categoria Lady, che di solito va abbastanza deserta: addirittura tre ragazze. Nella velocità la presenza femminile è ormai considerata una costante, ma nell'enduro non è così, e sui campi di gara le donne agoniste sono rare come le foto di Belen vestita, perchè discipline di fuoristrada richiedono grande impegno fisico, resistenza e forza muscolare, fattori che che nella velocità incidono meno.
Ma ecco le ragazze impegnate nella prova speciale alla cava di ghiaia.


Raffaella

Giulia


Corinne

Ed ecco le ragazze alla premiazione. Per la cronaca la più brava è stata Raffaella, che ha vinto la gara.


venerdì 12 settembre 2014

Per le Alpi con l'amico bulgaro

Essere mototuristi che viaggiano per l'Europa offre sempre grandi occasioni. Una delle più interessanti è venire a contatto con persone che vivono in altri Paesi e a volte stabilire delle bellissime amicizie internazionali. Uno dei nostri più cari amici "international" è Nikolay da Sofia (ma nativo di Stara Zagora), detto anche Niki o Nikito. Quando si viaggia nei Balcani per noi è sempre d'obbligo una tappa a Sofia a casa sua. Lui d'altra parte viene assai spesso in Italia, in moto o con altri mezzi, il nostro Paese gli piace parecchio, e ha anche imparato un po' di italiano. In Italia ha anche trovato anni fa la sua attuale moto, la storia è raccontata da Filippo qui: Marzo 2010, consegna moto a Niki .
Stavolta la sua visita è stata molto breve, un week end appena, ma davvero senza un attimo di respiro.
Sabato infatti siamo stati protagonisti di un simpatico gioco: navigare con delle zattere (realizzate artigianalmente con bottiglie di plastica) sulle acque del fiume Mincio.


Niki in navigazione

Domenica invece grande giornata motociclistica, con programma mozzafiato: giro di 500 km per passi alpini: Crocedomini, Gavia e soprattutto Stelvio. Era una vita che Niki desiderava percorrere la strada dello Stelvio, ma fino a questa estate il progetto non si era mai realizzato.
Non essendo motomunito il veicolo gliel'ho fornito io: la mia Suzuki SV "Indian Summer", moto con cui si è trovato molto a suo agio, visto che la sua è quasi uguale.
Io invece ho preso la piccola Honda Little Wing, che sui tornanti stretti e ripidi va anche meglio.
Filippo aveva la sua ammiraglia bianca; a noi si sono uniti anche mio fratello Fabio e Alberto (che ci ha accompagnato per il primo tratto).

Siamo partiti alle sette del mattino da Roverbella, con un freddo cane pur essendo agosto. E faceva ancora più freddo sulla salita per il Crocedomini (io avevo due maglioni sotto la giacca), ma la giornata era bellissima, e il panorama in vetta spettacolare.

Passo Crocedomini

Passo Crocedomini: Niki, Fabio, Fil, Alberto

Passo Crocedomini con Little Wing
Sosta colazione al rifugio del passo, poi siamo ripartiti, ma senza Alberto, che purtroppo non si sentiva tanto bene e ha deciso di rentrare anzitempo.
Con il sole fa anche un po' più caldino e la strada del Gavia è forse la più bella stada alpina che abbia mai percorso. La carreggiata è piuttosto stretta, e i tornanti parecchio ripidi, in più bisogna prestare attenzione ai numerosi camper che vengono in senso opposto.

Passo Gavia

Passo Gavia

Passo Gavia: Niki, Fabio ed io con le nostre moto

Gregge di capre al Gavia
Fil ed io

Al Gavia il tempo di bere un caffè e scattare qualche foto, e poi giù verso Bormio, perchè ci attende il re dei passi alpini: lo Stelvio, 36 tornanti a salire, 48 a scendere, pendenze e angolazioni da capogiro.


Stelvio, a poche centinaia di metri dalla vetta

Stelvio: il limite delle nevi perenni

Il rifugio Tibet visto dal passo

Stelvio
In cima al passo pranziamo con l'immancabile panino con salsiccia, affacciati sul crepaccio... e in fondo i corvi si litigano le nostre briciole.


Poi si rientra verso casa, perchè i tempi sono strettini, e in serata Niki ha l'aereo che lo riporterà a Sofia.

Niki impegnato sulla discesa

Io e Fabio
A casa abbiamo appena il tempo di una doccia veloce e un saluto... perchè Niki deve filare all'aeroporto di Bergamo a prendere il volo serale... Fil lo accompagna in moto per fare prima. Alla prossima, quindi... in quale parte dell'Europa è ancora ignoto... ma sicuramente prestissimo!