Essere mototuristi che viaggiano per l'Europa offre sempre grandi occasioni. Una delle più interessanti è venire a contatto con persone che vivono in altri Paesi e a volte stabilire delle bellissime amicizie internazionali. Uno dei nostri più cari amici "international" è Nikolay da Sofia (ma nativo di Stara Zagora), detto anche Niki o Nikito. Quando si viaggia nei Balcani per noi è sempre d'obbligo una tappa a Sofia a casa sua. Lui d'altra parte viene assai spesso in Italia, in moto o con altri mezzi, il nostro Paese gli piace parecchio, e ha anche imparato un po' di italiano. In Italia ha anche trovato anni fa la sua attuale moto, la storia è raccontata da Filippo qui:
Marzo 2010, consegna moto a Niki .
Stavolta la sua visita è stata molto breve, un week end appena, ma davvero senza un attimo di respiro.
Sabato infatti siamo stati protagonisti di un simpatico gioco: navigare con delle zattere (realizzate artigianalmente con bottiglie di plastica) sulle acque del fiume Mincio.
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Niki in navigazione |
Domenica invece grande giornata motociclistica, con programma mozzafiato: giro di 500 km per passi alpini: Crocedomini, Gavia e soprattutto Stelvio. Era una vita che Niki desiderava percorrere la strada dello Stelvio, ma fino a questa estate il progetto non si era mai realizzato.
Non essendo motomunito il veicolo gliel'ho fornito io: la mia Suzuki SV "Indian Summer", moto con cui si è trovato molto a suo agio, visto che la sua è quasi uguale.
Io invece ho preso la piccola Honda Little Wing, che sui tornanti stretti e ripidi va anche meglio.
Filippo aveva la sua ammiraglia bianca; a noi si sono uniti anche mio fratello Fabio e Alberto (che ci ha accompagnato per il primo tratto).
Siamo partiti alle sette del mattino da Roverbella, con un freddo cane pur essendo agosto. E faceva ancora più freddo sulla salita per il Crocedomini (io avevo due maglioni sotto la giacca), ma la giornata era bellissima, e il panorama in vetta spettacolare.
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Passo Crocedomini |
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Passo Crocedomini: Niki, Fabio, Fil, Alberto |
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Passo Crocedomini con Little Wing |
Sosta colazione al rifugio del passo, poi siamo ripartiti, ma senza Alberto, che purtroppo non si sentiva tanto bene e ha deciso di rentrare anzitempo.
Con il sole fa anche un po' più caldino e la strada del Gavia è forse la più bella stada alpina che abbia mai percorso. La carreggiata è piuttosto stretta, e i tornanti parecchio ripidi, in più bisogna prestare attenzione ai numerosi camper che vengono in senso opposto.
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Passo Gavia |
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Passo Gavia |
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Passo Gavia: Niki, Fabio ed io con le nostre moto |
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Gregge di capre al Gavia |
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Fil ed io |
Al Gavia il tempo di bere un caffè e scattare qualche foto, e poi giù verso Bormio, perchè ci attende il re dei passi alpini: lo Stelvio, 36 tornanti a salire, 48 a scendere, pendenze e angolazioni da capogiro.
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Stelvio, a poche centinaia di metri dalla vetta |
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Stelvio: il limite delle nevi perenni |
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Il rifugio Tibet visto dal passo |
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Stelvio |
In cima al passo pranziamo con l'immancabile panino con salsiccia, affacciati sul crepaccio... e in fondo i corvi si litigano le nostre briciole.
Poi si rientra verso casa, perchè i tempi sono strettini, e in serata Niki ha l'aereo che lo riporterà a Sofia.
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Niki impegnato sulla discesa |
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Io e Fabio |
A casa abbiamo appena il tempo di una doccia veloce e un saluto... perchè Niki deve filare all'aeroporto di Bergamo a prendere il volo serale... Fil lo accompagna in moto per fare prima. Alla prossima, quindi... in quale parte dell'Europa è ancora ignoto... ma sicuramente prestissimo!
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